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la campionessa
Un caffè con Deborah Compagnoni, campionessa nello sport e nella vita
23 agosto 2024
La campionessa
“Quarantaquattro gatti
In fila per sei col resto di due
Marciarono compatti
In fila per sei col resto di due”
Chi come me è nato nel secolo breve non può non ricordare con un sorriso la canzone cantata dalla piccola Barbara Ferigo (non aveva ancora 5 anni) che nel 1968 vinse la decima edizione de Lo Zecchino d’oro. La storia è semplice: 44 gatti senza padrone organizzano una riunione nella cantina di un palazzo e chiedono ai bambini di avere un pasto al giorno e di poter dormire sulle poltrone, in cambio il permesso di giocare e poter perfino tirar loro le code! Una canzone che parla di amicizia e di reciprocità.
Quarantaquattro sono i podi che Deborah Compagnoni conquistò in Coppa del Mondo, specialità Supergigante, Slalom Gigante e Slalom Speciale, vincendo in carriera, e nonostante i molti infortuni (tra cui uno che ne mise a rischio la vita) tutti i trofei in palio tra Olimpiadi e Mondiali e, prima atleta nella storia dello sci alpino, una medaglia d’oro in tre diverse edizioni dei Giochi olimpici invernali.
La Gazzetta dello Sport, tra il 1996 e il 1998, la definì sportiva dell’anno per tre volte, è stata inserita nella Walk of Fame dello sport italiano, ha portato la fiamma olimpica a Torino 2006 ed indossa il Collare d’oro al merito sportivo, la massima tra le onorificenze del Comitato Olimpico Nazionale Italiano.
Verrebbe da dire che da sola ha fatto per quarantaquattro. Stoica e maestosa come le montagne che l’hanno vista nascere e diventare campionessa internazionale. Ma, se nel cuore e nell’animo hai la leggerezza della canzone che vinse lo Zecchino d’oro, impari a guardare oltre, a dar vita a momenti di reciproca attenzione, come fecero i gatti che parlarono ai bimbi per coinvolgere una platea più ampia.
Ed è così che nell’ottobre del 2002 fonda, assieme ad alcuni amici, l’associazione filantropica Sciare per la vita, che raccoglie fondi a sostegno di enti che operano nel settore della ricerca e della cura delle malattie leucemiche, le stesse che avevano portato via in pochissimo tempo una cara cugina. Lo shock di un dolore immenso diventa occasione per donarsi agli altri, riflettendo in modo importante sul valore del volontariato.
Sciare per la vita nel 2017 si duplica in Camminare per la Vita, un altro appuntamento annuale che rappresenta l’occasione per fare movimento e scoprire il territorio in un contesto di condivisione ed accoglienza.
Due momenti in cui i valori dello sport diventano terreno fertile sul quale seminare il vero significato del termine “volontariato”, inteso come dono completo e totale, scevro da interessi che non siano quelli di dedicare il proprio tempo agli altri, sotto tutte le forme possibili.
E il riuscire a seminare in questo modo consente di raccogliere molto e di devolvere tutto. Non solo quindi il “tempo” delle persone che, assieme a Deborah, fanno girare a mille la macchina organizzativa, ma anche l’eticità degli sponsor che supportano operativamente, dall’acquisto del kit dei partecipanti alla realizzazione dei pit-stop golosi.
Nel sito dell’Odv si trovano adamantine tutte le informazioni possibili: le finalità, i progetti, le realtà sostenute negli anni, gli appuntamenti, tra cui quello del 29 settembre 2024, durante il quale, per la prima volta, la camminata si svolgerà tra le mura di Treviso, magari come un gatto, a naso all’aria, consentendo alla bellezza di fare breccia.
Il critico musicale Mario Luzzatto Fegiz definì Quarantaquattro gatti come “l’unica canzone di protesta del ’68 che abbia avuto un successo duraturo”. Rivoluzionaria, quindi, come il dono di sé. Potente, come il sorriso di Deborah davanti alla tazza di caffè di moka che la nonna le macchiava, prima di ogni allenamento, con la crema del latte appena munto.
E sorniona, come i gatti che offrirono coccole e amicizia.
ANNA MARIA PELLEGRINO
Gastrònoma e foodblogger.
Ama la bella cucina e narrarla alle persone.
Per il magazine Goppion ha curato nel 2022 la rubrica “Le Colazioni di Anna Maria”, nel 2023 ci ha portato a fare il giro del mondo con “Il caffè degli altri” e per questo 2024 ci racconta la storia di 12 donne attraverso una tazzina di caffè nella rubrica “Donne&Caffè”