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Quaranta sfumature di caffè
La giusta coccola per accompagnare il caffè shakerato? I tortelli dolci di Parma.
10 luglio 2022
QUARANTA SFUMATURE DI CAFFÈ
Il Caffè, inteso come locale dove trascorre del tempo e condividere chiacchiere, non è un’invenzione italiana: abbiamo visto nei mesi scorsi che a metà del Seicento sbarcò a Venezia un locale copiato in tutto e per tutto dalle consuetudini turche.
Tutta italiana invece è l’arte di complicarsi la vita, anzi, di complicarla al povero barista in quanto nel Belpaese si contano ben quaranta modalità diverse di consumare il caffè.
Si parte dal classico espresso che può essere lungo o ristretto, anche doppio in tazza grande.
Al caffè si può aggiungere il latte e si otterrà così il macchiato, che può essere caldo o freddo e anch’esso servito in tazza grande. Nel corso degli ultimi anni, da macchiato è diventato un macchiatone ovvero una sorta cappuccino ristretto, ad essere pignoli.
Il caffè americano è un espresso diluito con acqua calda a parte, da non confondersi appunto con il caffè lungo.
I più nervosi preferiranno il caffè decaffeinato mentre i giù golosi non rinunceranno ad un ciuffo di panna montata.
L’evoluzione gaudente del caffè con panna si chiama Mocaccino, un trittico: cioccolato, caffè e panna montata. Che non c’entra nulla con la cioccolata calda servita con panna e un pochino di caffè.
Anche il contenitore fa la differenza e risponde a regole ben precise.
Se desiderate vedere in trasparenza il caffè che state bevendo allora non potrete rinunciare al bicchiere, stretto ed appena un po’ svasato, che assomiglia tanto sia al “goto” veneziano che al bicchiere che viene utilizzato nei locali turchi.
Il caffè servito in bicchiere con ghiaccio diventa appunto caffè in ghiaccio, bevanda ideale per le estati roventi, mentre il Marocchino è una versione stratificata di caffè in polvere, espresso, latte montato e cacao in polvere.
Il caffè affogato non è un caffè che non sapeva nuotare bensì una pallina (anche due) di gelato alla crema sulla quale verrà versato un espresso caldo.
Termina la sequenza dei caffè in vetro il caffè shakerato, la versione estiva dell’espresso, servita nei bicchieri da Martini e che necessita di uno shaker, appunto, e dell’abilità del barista, così da potervi servire una delizia cremosa ottenuta con la forza delle braccia e non con lecitine aggiunte.
Più recenti sono i caffè in crema, quelli con la nutella o con la cannella o quelli ottenuti con estrazioni diverse, come il caffè estratto a freddo.
Il classico caffè corretto, a volta con distillati, a volte con sambuca, a volte con liquori all’anice, si complica in due declinazioni regionali ben distinte: il caffè valdostano, realizzato con un contenitore apposito e ad alta gradazione alcolica, e il caffè Pedrocchi, una deliziosa proposta che troverete solo nel Caffè senza porte di Padova: caffè, panna, menta, polvere di cacao.
Volendo ce ne sarebbero altri ma ho paura di farvi diventare nervosi così vi offrirò un dolcino realizzato come giusta coccola per accompagnare il caffè shakerato: i tortelli dolci di Parma, pasta frolla farcita con spinaci, mandorle, cedrini e zucchero.
Anna Maria Pellegrino
LA RICETTA
Una farcia insolita per un dolcino elegante giunto a Parma grazie alla duchessa Maria Luigia. Alcune versioni prevedono la presenza di cedro candito e tanta cannella, come i timballi che si realizzano durante il Sukkot nella comunità ebraica.
Portata: coffe time
Dosi per 30 tortelli circa
Difficoltà: media
Preparazione: 50’ più il riposo
Cottura: 30’
Ingredienti e procedimento per la pasta
400 g di farina 00
200 g di zucchero semolato
120 g di burro a temperatura ambiente
16 g di lievito per dolci
6 tuorli d’uovo (100 g)
1 limone bio, la scorza
Un pizzico di sale
Un cucchiaio di rum
Un amaretto tritato
Procedimento
Impastare il tutto (se necessario aggiungere del latte) e lasciare riposare per almeno mezz’ora.
Ingredienti e procedimento per il ripieno di spinaci
300 g di spinaci da pulire
150 g di mandorle dolci pelate
150 g di zucchero
100 g di cedro candito
3 uova (2 intere più un tuorlo)
1 limone bio, la scorza
1/2 bicchierino di Rhum
Lessa a vapore gli spinaci per 3-4′ dopo averli puliti e lavati, tritarli finemente.
Trita nel mixer le mandorle e il cedro.
Sbatti bene i tuorli con lo zucchero e monta gli albumi a neve, unisci la buccia del limone, il Rhum e amalgamare bene tutti gli ingredienti. Trasferisci in una sac a poche.
Stendi la pasta non molto sottile, forma dei dischi, riempi al centro con il ripieno, ripiega la pasta su se stessa e forma i tortelli chiudendo bene tutto intorno.
Infornare a 180 gradi per 20-30 minuti circa, fino alla doratura.
Servi i tortelli spolverando con zucchero a velo.
ANNAMARIA PELLEGRINO
Cuoca, foodblogger, docente e narratrice gastronomica.
Ama la buona cucina e raccontarla alle persone.
Per il magazine Goppion cura la rubrica “Le Colazioni di Anna Maria”, dove racconta ricette per addolcire uno dei momenti più belli della giornata.