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LA PROGRAM MANAGER
Un caffè con Monica Divico, Progam Manager di AMKA, associazione che lavora nel Sud del mondo
26 giugno 2024
La Program Manager
Nell’alfabeto che abbiamo imparato a scuola la lettera D segue la lettera C. Dalle lettere alle parole, che potrebbero essere C di Caffè e D di Dignità. O anche C di Contadine e D di Donne.
E dalle parole alle frasi, tipo “il Caffè buono lo fanno le Contadine con un ingrediente indispensabile: la Dignità”.
Tantissime altre sono le lettere che si sono materializzate in parole e in frasi grazie a Monica Divico davanti ad una tazza di caffè. Come A di AMKA, L di Lusera, P di Petatàn e di un progetto che racconta la R di Rinascita e di Riscatto.
Ma andiamo con ordine e partiamo dalla M di Monica, Program Manager di AMKA, che in lingua swahili significa svegliati, rialzati. Fondata nel 2001, AMKA è un’associazione che opera soprattutto in Congo e in Guatemala e si occupa di persone che nel Sud del mondo vivono in estrema povertà e la cui indigenza li priva dei diritti essenziali: acqua, salute, lavoro ed educazione.
Se poi sei Donna l’alfabeto si ingarbuglia e le parole vengono meno, come quelle dell’empowerment femminile, soprattutto se sei contadina. Ed ecco che Indigena e Doña Lucero entrano in scena e si collocano nel Municipio di Petatàn, nella regione guatemalteca di Huehuetenango, dove 80 donne indigene caficultrici sono state seguite da Monica e dal suo team non solo nelle tecniche di coltivazione, ma soprattutto nel loro personale percorso di autodeterminazione e consapevolezza.
Si tratta quindi di combattere la discriminazione di genere, impegno che è alla base del progetto Doña Lucero, definita “anima luchadora” e scomparsa il dicembre 2021.
Monica mi spiega che quando hanno chiesto alle cafilcutrici “Cosa vorresti che una persona sapesse sulla tazzina di caffè che sta bevendo?” la loro risposta è stata: “Che ci sono tanto lavoro e tanta fatica dietro, più di quello che si immagina”.
Produrre caffè di qualità è un lavoro faticoso, tutto manuale e che vede coinvolte soprattutto donne, detentrici delle più antiche conoscenze sulla coltivazione e la produzione: le diverse fasi di semina, fertilizzazione, raccolta, spolpatura, lavaggio, asciugatura e selezione dei chicchi non trovano poi nella vendita la giusta remunerazione. E se sei donna e contadina il prezzo del tuo lavoro verrà definito da un uomo della famiglia o del villaggio che svenderà al mediatore tutta la fatica profusa. Non si tratta solo di autodeterminazione economica ma soprattutto di genere: come puoi pensare di valere come persona quando il tuo lavoro è considerata poca cosa e ti viene precluso qualsiasi potere decisionale?
Tanta fatica che per la prima volta è stata giustamente remunerata e finalmente rispettata anche dai clan dei villaggi visto che, nel corso di tre anni, dai 370 sacchi di caffè oro del 2022, le contadine di Petatàn sono arrivate a venderne 986, tutti acquistati da CSC®-Caffè Speciali Certificati. L’associazione, che ha supportato il progetto negli ultimi anni, è nata nel 1996 dall’esperienza e dalla passione di un gruppo di torrefattori italiani con lo scopo di promuovere la diffusione e la cultura del caffè di qualità.
Chiudo gli occhi e mi rendo conto che ha un gusto diverso il caffè che sto condividendo con Monica, un gusto giusto, un gusto che è arrivato al cuore. Lì ho sentito forte la fatica di queste donne ma anche il loro infinito potere: per la prima volta si sono sentite ascoltate, riconosciute e valorizzate, tanto da prendere nelle loro mani il futuro e diventare a loro volta anima luchadora. Dopo l’ottimo risultato ottenuto dalla prima annualità di coltivazione, le 80 donne del progetto hanno deciso di riunire le singole esperienze e competenze in un’associazione.
“Un caffè rivoluzionario e contagioso, che porta con sè un pezzo di lotta ed un sogno di indipendenza”, come si legge nel bellissimo video che potrete trovare nell’account YouTube di Amka. Un caffè forte come le mani di una contadina e dolce come il sorriso di una donna indigena.
ANNA MARIA PELLEGRINO
Gastrònoma e foodblogger.
Ama la bella cucina e narrarla alle persone.
Per il magazine Goppion ha curato nel 2022 la rubrica “Le Colazioni di Anna Maria”, nel 2023 ci ha portato a fare il giro del mondo con “Il caffè degli altri” e per questo 2024 ci racconta la storia di 12 donne attraverso una tazzina di caffè nella rubrica “Donne&Caffè”