30 giugno 2023
Solstizio d'estate con Gravlax al caffè
Il 24 giugno, sei mei dopo la nascita di Gesù, in tutto l’Emisfero Boreale si festeggia la vittoria della luce sulle tenebre durante la notte più lunga dell’anno: il solstizio d’estate, in cui le ore di luce prevalgono sull’oscurità.
Gli uomini a tutte le latitudini hanno celebrato questo momento magico fin dall’antichità con diversi riti e festeggiamenti: dal fertile Mediterraneo agli altopiani in cui regnavano i Maya, le popolazioni pagane compivano sacrifici e omaggiavano le divinità, ringraziandole del dono del Sole e del trionfo della Natura.
Nella Roma cristiana il culto di San Giovanni sostituì quello pagano e i riti magici si legarono alla Notte delle Streghe, durante la quale si raccoglievano le erbe spontanee e la rugiada, alle quali venivano attribuiti poteri taumaturgici. Come? Prendete nota.
All’interno di una ciotola di vetro si coprono d’acqua cristallina e si lasciano macerare sotto i raggi della luna erbe spontanee e fiori, soprattutto iperico e lavanda, foglie di rosmarino e salvia, erba della Madonna, artemisia e ruta. Al mattino appena svegli ci si lava viso e mani con l’acqua di San Giovanni così da essere protetti dalle malattie per tutto l’anno.
È una pratica che riesce a tutti, anche a quelli a cui muoiono le piante di plastica. Garantito al limone!
Nell’Europa del Nord la Notte di mezza estate, tanto cara a Shakespeare, si veste di un magia unica, che bisognerebbe vivere almeno una volta nella vita, ossia il Sole di Mezzanotte, un fenomeno naturale caratteristico del nord del Circolo Artico e del sud del Circolo Antartico, in cui il sole è visibile per 24 ore al giorno. Per settimane l’alba e il tramonto si uniscono colorando il cielo e il mare di una luce dorata, abbraccio che è stato impresso su tela e su carta da diversi artisti e scrittori norvegesi, increduli davanti a tanta bellezza.
Periodo da vivere all’aperto, quindi, condividendo falò, compagnia e cibo.
Materia prima di ottima qualità e una tecnica infallibile sono gli ingredienti indispensabili per la realizzazione casalinga del Gravlax, ovvero il salmone marinato che, in questa ricetta in cui il cibo viene condiviso in piena notte, vede il caffè come ingrediente per la marinatura che, assieme al sale, allo zucchero e alle spezie, tramite l’osmosi, conferisce al cibo sottoposto a questo semplicissimo procedimento un gusto ed una “cottura” unici.
Una tecnica comune a tutte le cucine del Nord dell’Europa, caratterizzata di volta in volta dall’uso di aromi e di spezie diversi.
In caso foste stati occupati la notte tra il 23 e il 24 giugno ecco i momenti migliori per vivere l’esperienza del Sole di mezzanotte: al Circolo Polare Artico dal 12 giugno al 1° luglio, a Capo Nord dal 14 maggio al 29 luglio, a Bodø dal 2 giugno al 10 luglio, a Svolvær dal 28 maggio al 14 luglio, a Harstad dal 25 maggio al 18 luglio, a Tromsø dal 20 maggio al 22 luglio. Sull’arcipelago delle isole Svalbard, nel Mare Artico, il sole non tramonta mai tra la fine di aprile e la fine di agosto mentre sull’arcipelago delle Lofoten, dove si pesca, essicca ed affumica il merluzzo che diventa stoccafisso e baccalà, si verifica tra la fine di maggio e la metà di luglio.
Pronti a partire con un buon caffè nel termos?
GRAVLAX AL CAFFÈ
Dosi per 4 persone
Difficoltà: semplice
Preparazione: 15 minuti più 48 ore per il riposo
Ingredienti
1 filetto di salmone di circa 800-900 g, con la pelle
60 g di zucchero, anche di canna
40 g di sale fino
20 g di caffè in polvere
aneto ed altre erbe aromatiche fresche
pepe bianco macinato al momento
pane nero o pane di segale e burro salato per il servizio
Procedimento
Lava e trita finemente le erbe aromatiche scelte.
Frulla con un mixer lo zucchero così da renderlo molto fine e mescolalo con il sale, il caffè e gli aromi tritati.
Copri con pellicola alimentare una teglia in ceramica, facendo in modo che ne fuoriesca un po’, distribuisci 1/3 del mix, posiziona il filetto di salmone con la pelle rivolta verso il basso, copri con il restante mix, massaggiando appena un po’, così da farlo penetrare.
Copri completamente con la pellicola e fai riposare in frigo per due giorni, rigirandolo ogni 12 ore.
Trascorso questo tempo elimina i liquidi che si saranno formati ed asciuga il filetto con carta assorbente.
Affettalo finemente con un coltello adatto e servi con burro salato e pane di segale.
Anna Maria Pellegrino per questa ricetta ha usato JBM, la nostra miscela più caraibica. La trovi nel nostro shop.
ANNAMARIA PELLEGRINO
Gastrònoma e foodblogger.
Ama la bella cucina e narrarla alle persone.
Per il magazine Goppion ha curato nel 2022 la rubrica “Le Colazioni di Anna Maria”, mentre in questo 2023 ci porta a fare il giro del mondo con “Il caffè degli altri”.