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Nel biscotto della vita, gli amici sono le gocce di cioccolato
“Ho comprato tutti i video di aerobica. Mi piace da impazzire stare seduta a guardarli mangiando biscotti”.
5 agosto settembre 2022
Nel biscotto della vita, gli amici sono le gocce di cioccolato
“Ho comprato tutti i video di aerobica. Mi piace da impazzire stare seduta a guardarli mangiando biscotti”.
In principio fu il pane. Era un mondo difficile e non c’era tempo per cincischiare con stampini e matterelli. La madre di tutti i biscotti infatti era la pagnotta: un filone cotto due volte ovvero sfornato, affettato e poi nuovamente infornato. La motivazione era semplicissima: i soldati avevano bisogno di un cibo energetico (il tanto vituperato glutine è una proteina, mica un nemico contro il quale scatenare le forze dell’alleanza galattica) e un pane secco lo è.
Leggero da trasportare, si rigenera nei liquidi e non sviluppa muffe. I Romani lo chiamavano panis nauticus, indispensabile come le gallette, nei lunghi viaggi in mare.
Durante il Medioevo la produzione di pani dolci si intensifica e fanno il loro ingresso in cucina spezie, essenze e distillati. I monasteri diventano l’ombelico del mondo goloso: tra una preghiera e un impasto vedono la luce quei dolci che ancor oggi vengono confezionati e donati a Natale, Pasqua e anche durante la Quaresima (che l’astinenza con un biscottino all’anice si sopporta meglio). Nascono Panpepato, Buccellato, Pandiramerino e preparazioni mignon come Ricciarelli, Berlingozzi, Morselletti, Quaresimali, Cantucci, Anicini, dalla lunga shelf life e adatti al trasporto.
Furono gli inglesi a trasformare le secche gallette in morbide dolcezze grazie all’utilizzo di tanto burro e allo zucchero semolato, dominando le dispense europee per anni ed esportando nel Nuovo Mondo ingredienti e ricette.
I cookies, con i quali affronteremo serenamente le malinconiche giornate d’autunno, sono i biscotti americani con le gocce di cioccolato. Sembra siano stati preparati per la prima volta negli anni Trenta in Massachussets dalla proprietaria del Toll House Inn, Ruth Wakefield. I tondi biscottoni venivano servirti con una sorta di ganasce di cioccolato, ma un giorno avendola finita fu sostituita con del cioccolato ridotto a pezzetti. Fu un successone! Tanto che qualche tempo dopo una nota multinazionale cominciò a produrre le gocce di cioccolato.
Infinite le ricette per realizzare i cookies ma ogni caso le loro principali caratteristiche da rispettare sempre sono la forma rotonda e la friabilità.
Benvenuto Ottobre!
Anna Maria Pellegrino
COOKIES, I BISCOTTONI AMERICANI
Pochi e semplici ingredienti per una torta la cui preparazione si perde nella notte dei tempi e che necessità di ricotta vaccina freschissima, degna sostituta del “seirass”: l’aggiunta del caffè, in polvere e sotto forma di espresso, darà alla colazione settembrina uno sprint profumatissimo.
Dosi per 10 biscottoni grandi o 20 più piccoli
Difficoltà: media
Preparazione: 20’ più il riposo dell’impasto
Cottura: 20’
Ingredienti
500 g di farina 00 o di tipo 1
150 g di gocce di cioccolato fondente
280 g di zucchero di canna
230 g di burro, temperatura ambiente
2 uova, temperatura ambiente
1 cucchiaio raso di caffè macinato
1 cucchiaino raso di bicarbonato
1/2 cucchiaino di sale
Procedimento
In una ciotola con un cucchiaio di legno o una spatola lavora il burro con lo zucchero fino ad ottenere un composto liscio e omogeneo poi aggiungi un uovo alla volta.
Mescola in una ciotola la farina, il caffè, il sale, il bicarbonato e per ultime le gocce di cioccolato.
Versa gli ingredienti secchi in quelli umidi, mescola bene e forma una palla.
Avvolgi con pellicola e fai riposare in frigo per 30’.
Preriscalda il forno, statico, a 170° e copri le teglie con carta forno.
Dividi l’impasto in 10 o 20 parti, forma delle palline e posizionale ben distanziate sulla teglia schiacciandole leggermente (raddoppiano o triplicano addirittura le dimensioni).
Cuoci i biscotti per 20’ e sfornali quando sono ancora morbidi dal tatto.
Falli raffreddare completamente sopra una gratella e servili con una tazza di caffè.
ANNAMARIA PELLEGRINO
Cuoca, foodblogger, docente e narratrice gastronomica.
Ama la buona cucina e raccontarla alle persone.
Per il magazine Goppion cura la rubrica “Le Colazioni di Anna Maria”, dove racconta ricette per addolcire uno dei momenti più belli della giornata.